Spedire negli Stati Uniti: Come fare e a cosa stare attenti

Spedire negli Stati Uniti senza problemi

Sommario

Gli Stati Uniti rappresentano un’opportunità di investimento decisamente allettante. E moltissime aziende cercano di intrattenere relazioni commerciali con questo grande paese.

Ovviamente, trovandoci in un momento storico in cui parecchio del mercato attuale si è spostato sulle grandi piattaforme online, è facile immaginare anche il quantitativo di incremento di relazioni internazionali dovute al settore import/export, che conseguentemente è andato a impattare in modo consistente sui servizi di spedizione.

Tutti i corrieri si sono quindi adoperati a realizzare soluzioni di trasporto più efficienti e a prezzi decisamente più abbordabili per tutti, sia in campo privato, che relativamente alle aziende.

Tutti i documenti utili per spedire negli Stati Uniti

Spedire negli Stati Uniti: Che documenti servono?

Come accade per ogni destinazione al di fuori dell’Unione Europea, bisogna necessariamente produrre tutta una documentazione addizionale alla classica LdV (lettera di vettura), sufficiente solamente per le spedizioni nei paesi comunitari.

Bisogna fare davvero molta attenzione nella preparazione del materiale documentale, perché ogni piccola inesattezza potrebbe causare piccole ma rognose problematiche, come ad esempio: il blocco della merce alla dogana per verifiche addizionali, perdita di tempo, pagamento di tasse non previste dovute allo sblocco della merce, ritardi nelle consegne, successive probabili lamentele, restituzioni e tanto altro.

I documenti da dover produrre sempre e comunque sono in ogni caso:

  • La fattura, al cui interno sono riportati tutti i dati necessari alla spedizione come il mittente, il destinatario, la tipologia del prodotto, la descrizione, il valore unitario e totale della spedizione e tutti i codici necessari ad una buona catalogazione della merce presso il paese entrante, utili ad agevolare i controlli e gli avalli per le varie merci.
  • La Dichiarazione di libera esportazione, ossia un documento in cui il mittente della spedizione, va ad assumersi la responsabilità di ciò che sta inviando, dichiarando di aver preso visione e di rispettare tutte le normative vigenti del paese entrante in materia di importazione.

I moduli però non sono l’unica cosa importante.

Averli è necessario, ma per spedire negli Stati Uniti è bene informarsi continuamente su tutti i limiti e le restrizioni alle merci, relativamente allo stato in cui si va a spedire. Ovviamente è complesso stare a ricordarsi ogni singola casistica per ognuno degli stati federali, ma esistono delle risorse online molto complete e continuamente aggiornate che possono aiutare a fugare ogni dubbio.

Primo fra tutti, è il sito dell’U.S. Customs and Border Protection. Al suo interno, con una semplice ricerca, è possibile accedere a delle pagine specifiche con tutti i regolamenti per gli importatori, come ad esempio questa qui evidenziata, che riporta in modo dettagliato una serie di tips for new importers and exporters.

In base al tipo di merce che dobbiamo far arrivare, possiamo anche rivolgerci alle singole risorse per le specifiche autorità. Immaginandoci come degli utenti interessati a importare merce, siamo andati a cercare sui siti degli enti più importanti che conosciamo, effettuando una semplice ricerca solo come “import”. queste di seguito sono le pagine che ci sono state presentate.

Food and Drug Administration >>

Fish and Wildlife Service >>

Center for Disease Control and Prevention >>

Department of Agriculture >>

Possiamo dire quindi che sicuramente le leggi da rispettare sono molte, ma di certo le informazioni a cui poter attingere non sono affatto poche e insieme a un partner come SpediamoPro, operazioni che possono sembrare chissà quanto laboriose, diventano di facile gestione.

Come spedire negli Stati Uniti e quali sono i dazi doganali

Spedire negli stati uniti: Procedure doganali e dazi (se siamo delle aziende).

Parlando di merci destinate al commercio, le tasse vengono calcolate in base ad un sistema che prende il nome di Formal Entry. Cos’è? Una procedura di tassazione che entra in vigore quando il carico commerciale in ingresso supera i 2500 dollari americani di valore.

Queste attenzioni sono a carico quasi esclusivo dell’importatore, ma ciò non toglie che in un accordo di rete commerciale che si tenta di stabilire per spedire negli Stati Uniti con continuità e profitto, buona parte delle pratiche (di cui si fa elenco a seguire) debba essere sbrigata nel migliore dei modi da chi effettua la spedizione, proprio per facilitare l’ingresso delle merci inviate e permettere all’importatore di eseguire una procedura rapida e snella.

Tornando alla Formal Entry e rientrando quindi in un carico superiore ai 2500 dollari di valore, è necessario, per un importatore, identificare in quale porto entrerà la merce, contattare lo staff specializzato del porto stesso in cui avviene l’entrata e chiedere:

  • HTSUS Tariff Classifications;
  • Duty Rates;
  • Applicable Regulations;
  • Bond Type.

Successivamente ai controlli e al materiale che può essere richiesto di ritorno dagli specialisti, tra una settimana prima e 15 giorni dopo l’arrivo delle merci, l’importatore deve presentare i moduli 5106 e 7501 e un documento di rilascio alla dogana. Questi documenti devono essere presentati per la revisione finale.

Infine, con una fattura, una distinta relativa all’imballaggio merci e tutta questa documentazione, l’importatore finale presenterà alla dogana i documenti esaminati insieme a un assegno, tratto su una banca statunitense o in contanti, per i dazi e le spese.

Una volta che tutte le pratiche burocratiche sono state approvate e depositate al porto di entrata, i documenti saranno rilasciati con la firma di un funzionario che autorizza lo svincolo delle merci o un timbro che detti un ulteriore esame. Esistono delle eccezioni che facilitino l’importatore?

Si, e si applicano principalmente alle spedizioni relative al traffico internazionale per mezzo di:

  • Navi portacontainer;
  • Carri merci;
  • Locomotive ferroviarie.
Documenti doganali necessari per spedire negli Stati Uniti

Documenti doganali per spedire negli Stati Uniti

Quando si spediscono dei pacchi negli Stati Uniti, la dogana concede al massimo cinque giorni di tempo per permettere di produrre e presentare i moduli necessari allo sdoganamento.

Tutta la documentazione necessaria è rappresentata da:

  • La dichiarazione del diritto a entrare nel Paese;
  • La dichiarazione doganale;
  • Le ricevute di viaggio (es. carta d’imbarco) o la copia della polizza di presa in carico della merce.

Il tutto dovrà ovviamente essere accompagnato dalla fattura che dovrà necessariamente accompagnare la merce in triplice copia.

Posso Spedire negli Stati Uniti con SpediamoPro?

Non è facile affrontare il disbrigo di tutte le pratiche per una corretta spedizione negli Stati Uniti.

Ma certo è che, sia per piccole e medie aziende ma anche per realtà piuttosto strutturate, poter accedere con profitto a un mercato così ampio è un’occasione che non può essere lasciata senza provare a sfruttarla.

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